Come richiedere un Finanziamento Europeo
Quello che, probabilmente, non tutti sanno è che l'Unione Europea, ogni 7 anni, mette a punto un dettagliato piano di finanziamenti per le piccole e medie imprese. Vediamo, quindi, come ottenere un finanziamento europeo e quali sono i requisiti d'accesso, senza i quali si è tagliati fuori.
Se si ha in mente un nuovo progetto imprenditoriale, si può provare ad accedere a questi finanziamenti. La prima cosa da fare, quindi, è scegliere per bene quella che può essere la tipologia di finanziamento a cui si deve fare riferimento: si tratta del primo e importantissimo step per dare il via all'iter per la richiesta. In tal senso, è utile sottolineare che i finanziamenti europei sono divisi in quattro grandi categorie. Prima di andarle a scoprire, c'è da dire che possono essere elargiti sia prestiti, che sovvenzioni o garanzie. Entrando nel vivo del discorso, sottolineiamo che la prima categoria delle quattro è quella dei finanziamenti europei di tipo tematico. Si tratta, in buona sostanza, di un finanziamento rivolto a quelle che sono le piccole e medie imprese che vogliono provare a ottenere un prestito per un'attività che ha degli obiettivi che sono chiari e specifici.
Attenzione, però, perché in caso di accettazione del progetto da parte dell'Unione Europea, l'attività verrà finanziata solo in parte, mentre l'azienda dovrà provvedere per la rimanente parte e dovrà garantire di riuscirlo a fare. Si tratta, in ogni caso, di un'ottima possibilità, da cogliere al volo, dato che si tratta comunque di un modo per ottenere delle facilitazioni e delle somme, più o meno cospicue, di denaro per avviare o migliorare la propria attività. La seconda delle quattro categorie di cui sopra è quella del finanziamento europeo di tipo strutturale. A cosa serve? Fondamentalmente questa tipologia serve a diminuire il divario tra le diverse regioni. In questo caso, i finanziamenti che arrivano alle aziende e alle imprese in generale fanno parte di fondi nazionali e regionali. In questo caso, l'autorità nazionale deve approvare il progetto prima di concedere il prestito. C'è, poi, una terza categoria, che è quella dei finanziamenti europei di tipo finanziario. In questo caso, l'Unione Europea concede capitale di rischio alle piccole e medie imprese e lo fa attraverso l'intermediazione di banche, istituti finanziari e anche fondi di vario tipo. In questo caso, il finanziamento è diretto ed è gestito proprio dal Fondo Europeo per gli Investimenti. C'è, infine, l'ultima categoria di finanziamenti europei a sostegno di quelle che sono le piccole e medie imprese, anche italiane. Quest'ultima categoria vede concretizzarsi la possibilità di accedere a quelli che sono i mercati esterni a quello nazionale mediante l'assistenza nell'ambito dell'internazionalizzazione. Ciò significa che, in questi modio, si può accedere a mercati esteri molto importanti e in espansione, come quello cinese, ad esempio.
Entrando nel dettaglio della gestione dei fondi, c'è da dire che questi sono gestiti in maniera a dir poco rigorosa e, pertanto, il tutto è sottoposto a un rigido controllo, dato che ci si deve assicurare che tutti i soldi concessi alle PMI vengano spesi in maniera responsabile e per i fini per i quali vengono richiesti. Proprio a tal fine è stato istituito un collegio di 28 commissari europei, che vegliano su quella che è la gestione di suddetti fondi. A tutto ciò si deve aggiungere anche il controllo esercitato dai Paesi beneficiari, a cui spetta il compito di presentare dei bilanci e dei dati annuali che attestano che i soldi concessi sono stati ripartiti con attenzione e concessi solo a chi ha tutti i requisiti richiesti. A tal proposito, si deve ricordare che il 76% del bilancio dell'Unione Europea è gestito in collaborazione con le amministrazioni sia nazionali che regionali, grazie a un sistema di gestione concorrente e attraverso cinque fondi, che sono: il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dedicato allo sviluppo regionale e urbano, Fondo sociale europeo (FES), finalizzato a quella che è l'inclusione sociale e per il buon governo, il Fondo di coesione, che punta all'annullamento delle disparità economiche che attanagliano le regioni meno sviluppate, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e, infine, quello per gli affari marittimi e la pesca. Esistono, poi, i fondi gestiti direttamente dall'Unione Europea.
Vediamo, quindi, chi può usufruire di questo tipo di finanziamenti: innanzitutto, ci sono le piccole imprese che possono ottenere finanziamenti tramite sovvenzioni, prestiti e garanzie. Ci sono, poi, le ONG e le organizzazioni della società civile, che non hanno scopi di lucro e che operano in settori di attività dell'Unione stessa. Poi ci sono i giovani, che possono usufruire di due tipi di finanziamento: quello per l'istruzione e formazione e quello destinato al cofinanziamento di progetti di volontariato, integrazione ecc. Anche i ricercatori possono richiedere questa tipologia di sussidi. Nello specifico, sino al 2020, verranno forniti dei finanziamenti per una somma complessiva di quasi 80 miliardi di euro a favore della ricerca. Possono accedere a questi finanziamenti europei anche gli agricoltori, che hanno diritto a pagamenti diretti di sostegno al reddito e alla loro attività di lavorazione della terra.